13 Aprile 2025 – Busto di San Francesco Antonio Fasani di Antonio Laviola – 39° della canonizzazione

13 Aprile 2025 – Busto di San Francesco Antonio Fasani di Antonio Laviola – 39° della canonizzazione

Busto di San Francesco Antonio Fasani dell’artista Antonio Laviola

13 Aprile 2025 – Domenica delle Palme: Passione del Signore

39° anniversario della Canonizzazione di San Francesco Antonio Fasani (13 aprile 1986)

Durante la celebrazione della Santa Messa delle ore 10.00, è stato scoperto il busto, con la reliquia di San Francesco Antonio Fasani, dell’artista Antonio Laviola, donato alla Basilica “San Francesco” – Santuario “San Francesco Antonio Fasani” dei Frati Minori Conventuali.

Di seguito le parole di frate Andrei Ficău, Guardiano del Convento e Rettore della Basilica, pronunciate durante l’omelia.
Oggi cari fratelli e sorelle,  siamo invitati tutti gioire e ringraziare Dio per i 39 anni che vediamo brillare nel firmamento della Chiesa universale un nuovo santo, una nuova stella, una nuova luce: il padre Maestro diventato San Francesco Antonio Fasani. Dal 13 aprile 1986, 39 anni fa, un figlio di questa terra di Lucera, un lucerino, illumina tutto il mondo, illumina tutti noi, nel cammino della nostra fede.

Questo grande evento per la città Lucera, un suo figlio prediletto, canonizzato a Roma da Giovanni Paolo II, anche lui oggi è santo,  che non ha creato la santità del padre Maestro, ma lo ha riconosciuto e additato come esempio per tutti noi. Il padre Maestro era già santo. Il popolo lo considerava già santo da sempre, anche se lui si considerava: “un peccatore del Immacolata”. Nei secoli trascorsi, il padre Maestro era considerato già santo nel cuore e nella vita dei cristiani che ricorrevano a lui per aiuto e protezione. Lui ci salva, è presente nella nostra vita, se lo invochiamo.

Cari fratelli e sorelle, Dio, i santi, il nostro santo, non intervengono mai con forza nella nostra vita, prendendoci dai capelli per salvarci, se noi non ricorriamo a loro. La fioritura della santità nelle nostre chiese, è un segno della vitalità della vita cristiana, che deve sempre alimentarsi e crescere, che potrà esserlo solo se rimaniamo uniti con Cristo e alla sua Chiesa, anche se, tanti rami in primavera sono secchi, devono essere tagliati, potati, e arsi nel fuoco.

San Francesco Antonio Fasani, di cui oggi ricordiamo la sua canonizzazione, con grande coraggio per il suo tempo, ha insegnato al popolo di Dio come essere veramente cristiani, e con i suoi insegnamenti e i suoi scritti è rimasto nel cuore e nel ricordo del popolo per più di 280 anni, per oltre 6 generazioni, finché anche la Chiesa ha riconosciuto la santità e lo ha additato a tutti come santo da seguire.

San Francesco Antonio Fasani, invitandoci oggi e sempre alla conversione, ci insegna e ci dimostra la misericordia di Dio, che lui predicava ai carcerati, agli oppressi, ai poveri e ai ricchi che incontrava. Oltre a sfamare i poveri, in diversi modi,  li invitava a vivere bene la vita cristiana. Quanto oggi ci manca tutto questo.

Guardiamo a questo dipinto de padre Maestro, la rappresentazione più antica della prima metà dell’800. Se lo guardiamo bene, possiamo osservare come lui ci guarda e ci sorride, invita tutti a seguirlo sulla sua strada della penitenza e della conversione. Il padre Maestro ci sorride, la santità ci sorride, i santi ci sorridono, Dio ci sorride, se noi ci avviciniamo a loro. Il volto del padre Maestro di questo dipinto, se siamo attenti, è triste se ci allontaniamo con la nostra vita dai santi, dalla santità, da Dio.

Oggi siamo invitati a guardare alla santità di Dio e alla santità dei santi. La santità non ci deve spaventare. La santità è possibile. Se loro, i santi, ci sono riusciti, anche noi ci riusciremo. La santità è per tutti noi, la santità è la nostra strada sicura verso Dio.

Lasciamoci guardare e sanarci da Dio. Lasciamoci guardati dai santi. Lasciamoci guardare e amare da San Francesco Antonio Fasani, e cosi un giorno saremo felici, per tutta l’eternità, con loro.

Buona Domenica delle Palme.

Buona Settimana Santa.

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